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1. APPLICAZIONE DEL SOTTOVUOTO PER IL CONSOLIDAMENTO GENERALE DEGLI STRATI PREPARATORI E PITTORICI DELLA PALA CAMAIANI DI GIORGIO VASARI, MADONNA CON IL BAMBINO E SANTI, 1568.

Il dipinto che misura 264 cm x 191 cm proviene dal Museo Statale d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo.

Questo lavoro è stato pubblicato nel volume: Tecniche avanzate di sottovuoto nel restauro dei dipinti, Edifir 2007.

Il dipinto versava in gravissime condizioni conservative con diffusi sollevamenti e decoesioni degli strati pittorici e preparatori.
Il trattamento d’impregnazione del consolidante naturale riscaldato (colletta) è stato suddiviso in quattro fasi distinte, che hanno interessato un quarto per volta della superficie della tavola, per controllare meglio i processi d’imbibizione e ridurre i tempi dell’esposizione all’umidità
La tavola è stata inserita dentro la busta e, sigillata con plastilina, è stata sottoposta lentamente e gradualmente alla pressione del sottovuoto. Sono state in seguito eseguite iniezioni di colletta a caldo praticate attraverso il nylon di copertura del sacco (o busta). Il liquido espandendosi sulla carta giapponese di protezione del colore ha evidenziato l’estensione della zona trattata guidando così l’operatore.
Le applicazioni si sono susseguite per alcuni giorni e sono terminate con il completo desorbimento della componente acquosa del consolidante dagli strati preparatori.
I risultati del consolidamento frazionato in sottovuoto sono stati superiori alle nostre attese. In pratica, i sollevamenti e le crestine del colore sono rientrati nella superficie pittorica lasciando intatti tutti i rilievi sia grandi che piccolissimi delle pennellate e anche dei minuscoli grumi di colore; nello stesso tempo gli strati preparatori a gesso e colla si sono perfettamente riconsolidati.

 
Intero, prima del consolidamento del colore in sottovuoto.


Particolare in luce radente prima del consolidamento del colore in sottovuoto. La documentazione fotografica evidenzia i numerosi sollevamenti della superficie pittorica.


Allestimento della busta e della tavola.


La tavola inserita dentro la busta e sigillata con plastilina è stata sottoposta lentamente e gradualmente alla pressione del sottovuoto.


Iniezione sopra la carta giapponese durante il consolidamento generale in sottovuoto.


La busta è stata divisa e segnata con nastro adesivo in quattro rettangoli uguali, la carta giapponese è stata collocata oltre i limiti segnati che sono stati invece rispettati nella fase di imbibizione del consolidante. La colletta, poichè bagna la carta giapponese, evidenzia la zona trattata.


Particolare in luce radente (la luce proviene da destra per motivi tecnici) dell'angolo destro in basso del dipinto prima del consolidamento della superficie pittorica, l'immagine mostra i numerosi sollevamenti del colore distribuiti lungo le fibre del legno.


Particolare in luce radente (la luce proviene da destra per motivi tecnici) dopo il consolidamento del colore in sottovuoto, i sollevamenti sono scomparsi, la sola cosa ben evidente è una fessura nel punto di congiunzione delle doghe.


Particolare in luce radente (la luce proviene da destra) del volto della Madonna. La zona (A) che non è stata ancora consolidata mostra numerosissimi sollevamenti di colore. La zona (B) è stata consolidata in sottovuoto, la linea tratteggiata indica il confine tra le due parti, lo sbiancamento in questa zona è causato dai residui (peluria) della carta giapponese evidenziati dalla luce radente, naturalmente questi sono stati rimossi nella fase di pulitura.


Particolare in luce radente (la luce proviene da destra) del volto della Madonna dopo che tutta la superficie pittorica è stata consolidata. L'immagine è stata scattata alla distanza di alcuni giorni dal completamento delle fasi di sottovuoto, i sollevamenti sono scomparsi riaderendo perfettamente al supporto.


Particolare del volto della Madonna dopo il restauro.


 
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